"Teresa ha gli occhi secchiguarda verso il mareper lei figlia di piratipenso che sia normaleTeresa parla poco ha labbra screpolatemi indica un amore persoa Rimini, d'estate"
Il primo maggio del ‘68 mentre gli studenti francesi stanno per cambiare il mondo, Giorgio Rosa dichiara l'Insulo de la Rozoj - Isola delle Rose in Esperanto, una piattaforma di 400 metri quadrati con tubi in acciaio appoggiati sul fondale, undici chilometri al largo di Rimini al confine con le acque internazionali - stato sovrano, indipendente dall'Italia.
Sono i tempi delle radio pirata, che sfidano il "palinsesto unico" delle emittenti nazionali da potenti stazioni trasmittenti montate su barche di fortuna, ormeggiate fuori dalle acque territoriali e quindi dalla portata del "monopolio della forza" degli stati. Come l'Isola delle Rose, in teoria.L'articolo completo, il Bianconiglio pubblicato la scorsa settimana su Aprile, è qui.L'immagine l'ho presa in prestito qui.