Non ci vuole molto per capire che mettere fuori legge l'alcol significa rendere una sbronza da Cointreau ancora più eccitante, a quindici anni. Chissenefrega dello stato, delle leggi, della salute, a quindici anni. Ma la destra moralista e inconcludente della Moratti sceglie la strada della propaganda sulla pelle dei ragazzini e crea un pericoloso precedente che, di certo, il governo bullista dell'Avanzo di Balera raccatterà alla prossima orgia mediatizzata. L'alcol è una droga pesante e come tale andrebbe trattato. Senza il proibizionismo straccione che rincorre i ragazzini alla loro prima Ceres, ma con leggi che ne regolano l'uso e l'abuso. Sia per chi ne fa uso che - soprattutto - per gli altri. Ad esempio non è un diritto andare in giro con una bottiglia di vetro - un'arma - in mezzo alla strada, magari sbronzi. E soprattutto c'è bisogno di un'opera sistematica di prevenzione. Bisogna spiegare ai ragazzi che diventare alcolizzati non è così difficile e che la vita, dopo, è un vero schifo. L'immagine è tratta da una campagna che ho realizzato due anni fa per l'Arci di Bologna. L'articolo del Corriere è qui.