La mia amica Sara scrive sul Manifesto.L'altro ieri ha pubblicato un'intervista a Francesco Taurisano, presidente di collegio al Riesame di Roma, il giudice che ha scagionato Karol Racz e Alexandru Loyos Iszstoika, i due rumeni finiti sulle prime pagine dei giornali di tutta Italia come "gli stupratori della Caffarella" e poi salvati dalla prova del dna, nonostante la procura insistesse col dire che i colpevoli erano loro.Quando Sara gli ha fatto notare che questa "è una storia che ricorda i grandi casi di cronaca di inizio secolo..."Il magistrato non si è tirato indietro:"Considerando le differenze di epoca e di contesto, somigliano ai nostri immigrati Sacco e Vanzetti. Almeno dal punto di vista di una giustizia nata sulle pagine della stampa"Tutta l'intervista è qui.L'immagine l'ho presa in prestito qui.