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 VOTO Per il partito del diavolo. Quello dei mercanti, delle mignotte, dei preventivi.
Che ha inventato il marketing e gli hippie. Principio vitale e creatore, maschio, della contemporaneità. Ora, però, sta perdendo dei colpi. Martiri e beghini non fanno altro che strillare di valori e verità. Tutte balle per il vecchio tiranno, avvezzo alla ruvida legge del business e a quella melliflua del piacere. Parole incomprensibili, sparate in tutto il mondo dalla comunicazione.
Il re si era illuso. Per anni aveva dimenticato: non era solo al suo arrivo. La comunicazione era sempre stata lì. Creatrice, femmina, dell’umanità. Il vecchio aveva creduto di dominarla e in effetti per lungo tempo era andata così. Non aveva più memoria di essere anch'egli una sua creazione. Una funzione. Lei poi se ne stava in un angolo. Zitta e buona, casa e bottega.
Non aveva fatto una piega neanche quando le aveva portato a casa la tecnologia. L'arrivo della nuova amichetta sembrava non turbarla. Anzi: assecondava di buona lena ogni morbosità del veccho pervertito. Poi ci ha preso gusto e ha cominciato a giocare per sé. La nuova non le dispiaceva affatto, era una complice ideale. Efficiente, assecondava ogni voglia con pruriginosa meticolosità. E aumentava sempre la posta.
Dominata e dominatrice, allora, si sono messe a giocare insieme. Proprio sotto gli occhi del re, che non vedeva e si compiaceva: la partita era sempre più eccitante. Ma gli sguardi tradivano e il vecchio era costretto a rincorrere. Sempre più spesso non capiva e passava in rassegna prima l'una poi l’altra, a ripetizione, per afferrare qualcosa. La bocca spalancata.
Loro lo tranquillizzavano, gli facevano le coccole e lo mettevano a dormire. Era stato un re glorioso e non si meritava uno scherno manifesto. Dentro di loro, però, sapevano già come sarebbe finita.
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2 novembre 2008
SUPERIORI
Prima, dalla terrazza si sentiva un cane che piangeva, da qualche parte non troppo lontano. Guaìva sommesso, come se si vergognasse. D'un tratto è intervenuto un secondo cane, abbaiando con vigore. Doveva trattarsi di un cagnone e sembrava che tentasse di far coraggio a quell'altro, che gli volesse testimoniare che non era solo.
Forse i cani sentono la solitudine dei loro simili, anche a distanza, e cercano di spezzarla abbaiando più forte. Gli uomini non hanno questo potere e si limitano ad alzare il volume della televisione. Ognun per sè, nella propria solitudine.
tv
uomini
solitudine
cani
abbaiare
| inviato da orione il 2/11/2008 alle 19:44 | |
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16 gennaio 2008
L'INSOSTENIBILE PESANTEZZA DELL'ESSERE
 Dice, ma com'è che ti sei fissato con le primarie americane? Una manifestazione piuttosto rozza di esterofilia, involontariamente snob (che è peggio)? Protesta semplice o boicottaggio consapevole? Noia?
Ieri sera ero a a casa di Poggio, in campagna vicino San Giorgio di Piano, per il consueto tressette del martedì che per tre anni (fino all'ottobre scorso) era stato disputato il giovedì in un antro fumoso ricavato nelle viscere del circolo Arci Millenium, in via Riva Reno. Prima del match si è scatenata una discussione sull'aborto, i numeri da circo del Monatto, le mosse della Chiesa, la famiglia, e via banalizzando. Quando mi sono azzardato a dire che mi sembrava rispettabile problematizzare la discussione sull'aborto, prima ho preso un po' di nomi da Barro e Poggio, poi Cuma mi ha fatto notare che non sono una donna; è troppo facile parlare di vita con l'utero delle altre.
Dopo ha aggiunto "Tra 3 mesi devo iscrivere mio figlio all'asilo privato, sono 800 euro al mese, solo fino a settembre per fortuna. Di che sostegni alla famiglia parliamo?"
Già, di che si parla? La discussione politica italiana fa senso. Le facce, le voci (quasi tutte cacofoniche) e i contenuti fanno senso. Se ti metti ad ascoltare troppo da vicino va a finire che ti prendi dei nomi dagli amici prima del tressette oppure che cominci a giocare al piccolo Galileo. Se ne trovi altri 66, possibilmente luminari come te, capace che ti guadagni il tuo quarto d'ora di gloria e dai all'Imperatore di Guerre Stellari, al Monatto, al suo amichetto e a tutti i ciellini in circolazione la possibilità di fare le vittime nelle infinite repliche della pièce medioevalista in onda senza sosta su tutti i "media". Come se fossimo nel 1978, come se non avessimo gli asili a 800 euro.
Dice, perché scrivi sempre degli USA? Forse per la stessa ragione per cui il ministro D'Alema in ogni intervista continua a ripetere di essere sempre in viaggio. O forse perché il ministro Mastella, indagato per sette realti diversi con la moglie agli arresti domiciliari, può dichiarare che
"ho combattuto la mia battaglia finché si combatteva ad armi pari, e non
arrivavano colpi bassi e imprevisti, perché dalla tua condotta politica
nulla lasciava presagire un concertato volume di fuoco per distruggere
la tua persona, la tua dignità, i tuoi valori"
Ma quale battaglia. Ma chi sei? Chi siete? Andatevene tutti dal mio mac! Voglio Obama e Hillary! L'insostenibile pesantezza dell'essere: qui.
Piesse AHHHHHHHHHHHHH!
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24 novembre 2007
LE STRANIERE
 "Subisce, la donna, ancora oggi, buona parte degli effetti collaterali
del suo statuto di oggetto, di cosa rosa, puttana e graziosa, di essere
inferiore alla persona. Da noi, fra pizza tanga e chiese, come da loro,
fra montone stufato burka e moschee."
Così scriveva Lidia Ravera sull'Unità lo scorso 13 luglio, all'alba del teatrino di fine estate sulla sicurezza. Oggi donne di culture e religione diverse erano in piazza insieme: già questa è una buona notizia. Poi erano tante e incazzate nere. Finalmente.
E dire che di solito "femminismo" è una parola che suona vecchia. Non so se per colpa dell'ismo (comunismo, fascismo, liberismo, tutta roba vecchia, novecentesca) o dei maschietti che la pronunciano con la bocca storta e lo sguardo basso. Magari è per via di alcune fissazioni che non giovano alla causa, almeno in termine d'immagine.
La manifestazione di oggi dice il contrario: per l'apartheid sociale subito dalle donne ogni giorno e il leaderismo maschile che fa male alla società, per le battute dell'Avanzo di Balera e il decreto salva-coscienza che non salva dalla violenza, per il sessismo vetusto (quello si) di format tv tarati su teledipendenti all'ultimo stadio e per l'ovvia constatazione che un mondo fatto e gestito da maschi non si cambia con circolari ministeriali e appelli, c'è bisogno di femminismo. Eccome.
Mercoledì Elisabetta mi ha raccontato che è stata a trovare la nipotina. Era sconvolta: "non ci potevo credere era lì che giocava tutta contenta, lo sai a che cosa? A stirare. Con un ferro da stiro di plasica, rosa, te lo giuro! Non sapevo cosa dire... nel 2007, ti rendi conto?"
femminismo
lidia
donne
uomini
sicurezza
| inviato da orione il 24/11/2007 alle 22:53 | |
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29 agosto 2007
LARRY E MYRNA
 Myrna Bushell non ha alcuna intenzione di lasciare il lavoro. Di giorno fa la consigliera comunale di Bideford, nella contea di Devon (Inghilterra), di notte la spogliarellista on-line. Alcuni elettori del suo partito, quello liberal-democratico, hanno cominciato a protestare la sua presunta "amoralità". Lei, in un'intervista al Sun, spiega che: "Un lavoro normale non mi permetterebbe di restare tanto tempo a casa con la mia piccola Holly"
Larry Craig ha 62 anni, è sposato con tre figli e rappresenta l'Idaho nel Senato USA. Lo scorso 11 giugno è stato arrestato in un bagno dell'aeroporto di Minneapolis: stava molestando un poliziotto in borghese. Disdicevole per uno dei campioni della destra religiosa USA (prima del fattaccio era membro dello staff di Mitt Romney per le elezioni 2008) che tanto si è battuto contro i diritti dei gay.
Ma, come si dice, è sempre molto facile fare i moralisti con il culo degli altri.
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19 agosto 2007
BORN TO (BI)SEX
 Al contrario di Angelina Jolie, secondo Veronesi a breve saremo tutti bisessuali. L'evoluzione della specie, infatti, sembra coincidere con una sorta di "piallamento" dei generi. Maschietti sempre più femminucce e viceversa. E il sesso si trasforma (del tutto) in una scelta individuale a schema libero, che non coincide più con le esigenze di procreazione tipiche di ogni mammifero.
Lo scorso novembre mi sono arrischiato a sostenere una tesi simile in una campagna di comunicazione per Sinistra Giovanile, GayLeft e La Manica Tagliata. Isabella Bertolini, deputata emiliana di Forza Italia, non l'ha presa molto bene:
"Non c’è da stupirsi se l’Italia è ai primi posti del mondo per denatalità, maleducazione, scarsa qualità dell’istruzione, se la sua cultura è spesso autoreferenziale, partigiana e non esce dagli stretti confini nazionali, se l’amoralità dilaga, insieme al disinteresse, in particolare fra i giovani, per tutto ciò che esula dalla sfera dell’edonismo. Tutto questo è il frutto della cultura della sinistra postsessantottina"
Chissà quanto s'incazzano (preti, bertolini e binetti vari) stavolta per l'uscita dell'oncologo milanese, noto subdolo opinion maker laicista.
Nell'immagine il manifesto della campagna.
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1 agosto 2007
IL DONO DELLA SINTESI
 Io e Stéphane ci siamo conosciuti
all'Isla del Sol sul lago Titicaca, un mese fa. Lui e il suo amico ci
hanno dato uno strappo da un capo all'altro dell'isola. Abbiamo
chiacchierato e riso insieme per due ore, prima di salutarci ci siamo scambiati le
mail e gli ho dato l'indirizzo del blog.
Dopo aver dato un'occhiata ai miei deliri, stamattina mi ha spedito
questa foto, scattata al Forum sociale europeo di Parigi, nel 2003. Che centra in pieno lo spirito del blog: donne al potere, uomini ai
fornelli. Merci Stéphane!
stephane
lago titicaca
parigi
donne
uomini
| inviato da orione il 1/8/2007 alle 12:59 | |
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