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 VOTO Per il partito del diavolo. Quello dei mercanti, delle mignotte, dei preventivi.
Che ha inventato il marketing e gli hippie. Principio vitale e creatore, maschio, della contemporaneità. Ora, però, sta perdendo dei colpi. Martiri e beghini non fanno altro che strillare di valori e verità. Tutte balle per il vecchio tiranno, avvezzo alla ruvida legge del business e a quella melliflua del piacere. Parole incomprensibili, sparate in tutto il mondo dalla comunicazione.
Il re si era illuso. Per anni aveva dimenticato: non era solo al suo arrivo. La comunicazione era sempre stata lì. Creatrice, femmina, dell’umanità. Il vecchio aveva creduto di dominarla e in effetti per lungo tempo era andata così. Non aveva più memoria di essere anch'egli una sua creazione. Una funzione. Lei poi se ne stava in un angolo. Zitta e buona, casa e bottega.
Non aveva fatto una piega neanche quando le aveva portato a casa la tecnologia. L'arrivo della nuova amichetta sembrava non turbarla. Anzi: assecondava di buona lena ogni morbosità del veccho pervertito. Poi ci ha preso gusto e ha cominciato a giocare per sé. La nuova non le dispiaceva affatto, era una complice ideale. Efficiente, assecondava ogni voglia con pruriginosa meticolosità. E aumentava sempre la posta.
Dominata e dominatrice, allora, si sono messe a giocare insieme. Proprio sotto gli occhi del re, che non vedeva e si compiaceva: la partita era sempre più eccitante. Ma gli sguardi tradivano e il vecchio era costretto a rincorrere. Sempre più spesso non capiva e passava in rassegna prima l'una poi l’altra, a ripetizione, per afferrare qualcosa. La bocca spalancata.
Loro lo tranquillizzavano, gli facevano le coccole e lo mettevano a dormire. Era stato un re glorioso e non si meritava uno scherno manifesto. Dentro di loro, però, sapevano già come sarebbe finita.
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1 ottobre 2009
IL TRAVAGLIO QUOTIDIANO
 "E' una sorta di "Travaglio della Sera" questo primo numero: a)
pubblicità di un libro di Marco Travaglio vicino alla testata; b)
commento di Marco Travaglio intitolato "De Villepin e de Minzolin"; c)
notizia a centro pagina: "Editto su Travaglio. Mannaia su Anno Zero";
d) a pagina due ci sono quattro articoli, e in ben tre si parla di
Travaglio; e) rubrica dello stesso Travaglio a pagina 6, "M'illumino
d'incenso", dedicata a Piero Chiambretti alias Pierino Slurpetti; f)
intera paginata, la 21, a firma Travaglio su "Come nasce un giornale.
Il giro d'Italia lettore per lettore"".
Dopo l'articolo di Stefano Di Michele sul Foglio
mi sono incuriosito e sabato (terzo numero) ho tentato di comprare una
copia del "Fatto Quotidiano", il nuovo giornale diretto da Antonio
Padellaro, in un'edicola di Ravenna intorno alle 11 di mattina. Finito.
"Ma si può anche ordinare il primo numero" mi ha informato
l'edicolante. Ci ho riprovato domenica 27, ieri, nell'edicola di Piazza
Farini, a Russi. Bingo. Arrivato al bar mi sono messo a controllare. Tutto l'articolo, il Bianconiglio pubblicato questa settimana sul blog di Aprile, è qui. L'immagine è stata presa in prestito qui.
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5 dicembre 2008
LA PENISOLA DEI FAMOSI
 "In un paese con una tv da quindicesimo mondo come l'Italia è normale
quindi che Michele Santoro faccia una puntata dal titolo "L'Isola di
Obama", in cui si discute in modo semiserio se la vittoria di Luxuria
significa qualcosa di politico, se dice qualcosa di sinistra."
Questo è l'occhiello del mio Bianconiglio settimanale su Aprile. Ieri sera ho acceso la tv (pessima idea) e mi sono imbattito nel programma di Santoro su Luxuria, sinistra e realtà (bel salto eh?!). Sansonetti continuava a strillare "Vladi!!!" - come un eterosessuale isterico e un po' coglione che scimiotta Ugo Tognazzi nel "Vizietto" - allora mi sono incazzato come una bestia, ho pensato a Pozzetto nella "Patata Bollente" e ho scritto il pezzo per Aprile da capo.
L'unica persona normale mi è sembrata Fabrizio Rondolino, che parlava di canne e di sceneggiatori fricchettoni che sono capaci di cambiare il costume e lo stile di vita più della Ventura e della sua nuova amichetta politicamente impeccabile.
L'immagine l'ho presa in prestito qui. Tutto l'articolo è qui.
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