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 VOTO Per il partito del diavolo. Quello dei mercanti, delle mignotte, dei preventivi.
Che ha inventato il marketing e gli hippie. Principio vitale e creatore, maschio, della contemporaneità. Ora, però, sta perdendo dei colpi. Martiri e beghini non fanno altro che strillare di valori e verità. Tutte balle per il vecchio tiranno, avvezzo alla ruvida legge del business e a quella melliflua del piacere. Parole incomprensibili, sparate in tutto il mondo dalla comunicazione.
Il re si era illuso. Per anni aveva dimenticato: non era solo al suo arrivo. La comunicazione era sempre stata lì. Creatrice, femmina, dell’umanità. Il vecchio aveva creduto di dominarla e in effetti per lungo tempo era andata così. Non aveva più memoria di essere anch'egli una sua creazione. Una funzione. Lei poi se ne stava in un angolo. Zitta e buona, casa e bottega.
Non aveva fatto una piega neanche quando le aveva portato a casa la tecnologia. L'arrivo della nuova amichetta sembrava non turbarla. Anzi: assecondava di buona lena ogni morbosità del veccho pervertito. Poi ci ha preso gusto e ha cominciato a giocare per sé. La nuova non le dispiaceva affatto, era una complice ideale. Efficiente, assecondava ogni voglia con pruriginosa meticolosità. E aumentava sempre la posta.
Dominata e dominatrice, allora, si sono messe a giocare insieme. Proprio sotto gli occhi del re, che non vedeva e si compiaceva: la partita era sempre più eccitante. Ma gli sguardi tradivano e il vecchio era costretto a rincorrere. Sempre più spesso non capiva e passava in rassegna prima l'una poi l’altra, a ripetizione, per afferrare qualcosa. La bocca spalancata.
Loro lo tranquillizzavano, gli facevano le coccole e lo mettevano a dormire. Era stato un re glorioso e non si meritava uno scherno manifesto. Dentro di loro, però, sapevano già come sarebbe finita.
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4 settembre 2007
SAN PAOLO DESNUDA
 Dal primo gennaio di quest'anno, dopo l'approvazione della "clean city law", a San Paolo sono vietate le affissioni pubblicitarie di ogni tipo. Chissà che fine farebbe Times Square, a New York se paranoie di questo tipo dovessero prendere piede. Sembra che gli architetti abbiano accolto l'annuncio con gioia: potranno rimirarsi in pace le proprie "creaturine", così discrete e ben inserite nel contesto urbano, peraltro del tutto disumanizzato ora che in giro non ci sono più neanche assorbenti, telefonini, tette e culi (brutti quanto si vuole, ma sempre umani).
Un'idea per Amato: dopo i lavavetri, i graffittari, le mignotte, i mendicanti, anche l'oscenità pubblicitaria può essere estirpata. La gente ha il diritto di vivere in pace (e di crepare di noia).
La foto l'ho presa qui.
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7 agosto 2007
DOMATTINA
 Torna Vanessa. Arriva al Marconi di Bologna alle 11-45 (spero). Sarà distrutta: è partita stamattina da Santa Cruz, cambia a San Paolo e arriva, domattina, a Milano con 6 ore di fuso. Io invece sono alla mia quarta lavatrice (!). Certo, il sentiero è ancora lungo, ma sento di potercela fare.
Nella foto: contemplazione di cactus all'Isla del Pescado, in mezzo al Salar de Uyuni.
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