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 VOTO Per il partito del diavolo. Quello dei mercanti, delle mignotte, dei preventivi.
Che ha inventato il marketing e gli hippie. Principio vitale e creatore, maschio, della contemporaneità. Ora, però, sta perdendo dei colpi. Martiri e beghini non fanno altro che strillare di valori e verità. Tutte balle per il vecchio tiranno, avvezzo alla ruvida legge del business e a quella melliflua del piacere. Parole incomprensibili, sparate in tutto il mondo dalla comunicazione.
Il re si era illuso. Per anni aveva dimenticato: non era solo al suo arrivo. La comunicazione era sempre stata lì. Creatrice, femmina, dell’umanità. Il vecchio aveva creduto di dominarla e in effetti per lungo tempo era andata così. Non aveva più memoria di essere anch'egli una sua creazione. Una funzione. Lei poi se ne stava in un angolo. Zitta e buona, casa e bottega.
Non aveva fatto una piega neanche quando le aveva portato a casa la tecnologia. L'arrivo della nuova amichetta sembrava non turbarla. Anzi: assecondava di buona lena ogni morbosità del veccho pervertito. Poi ci ha preso gusto e ha cominciato a giocare per sé. La nuova non le dispiaceva affatto, era una complice ideale. Efficiente, assecondava ogni voglia con pruriginosa meticolosità. E aumentava sempre la posta.
Dominata e dominatrice, allora, si sono messe a giocare insieme. Proprio sotto gli occhi del re, che non vedeva e si compiaceva: la partita era sempre più eccitante. Ma gli sguardi tradivano e il vecchio era costretto a rincorrere. Sempre più spesso non capiva e passava in rassegna prima l'una poi l’altra, a ripetizione, per afferrare qualcosa. La bocca spalancata.
Loro lo tranquillizzavano, gli facevano le coccole e lo mettevano a dormire. Era stato un re glorioso e non si meritava uno scherno manifesto. Dentro di loro, però, sapevano già come sarebbe finita.
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1 luglio 2009
ODE A LEONIDA / 2
 24 giugno
Leon caro, caro Tato, non mi son dimenticato; è il tuo quarto complemese ; ti saluta anche il marchese. Lo zione ha lavorato; forse ancora è un po' sudato. Oggigiorno la questione causa un po' preoccupazione: son finiti i tempi belli ( io non parlo più di quelli ); dobbiam tutti lavorare per trovare da mangiare. Una volta era una storia ben più degna di memoria ma bisogna anche pensare che di più non si puo' fare. E pertanto ti saluto, scappo come son venuto. Tanti auguri dallo zio che poi sarei io; tanti auguri o mio fringuello tu rimani buono e bello.
Zio Vicone
leonida
vico
orione
| inviato da orione il 1/7/2009 alle 17:29 | |
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25 marzo 2009
LEONIDA!!! / 2
 Ieri era il suo primo Complemese e l'ha festeggiato superando i 5 chili, tra poppate colossali, "ruttini" da osteria e scorreggie epocali (Vanessa si ostinava a credere che fossi io a tuonare, poi l'ha sentito e ha fatto la faccia a punto interrogativo / esclamativo).
 Thor (11 chili) e Rebecca sembrano aver metabolizzato il nuovo acquisto e ogni tanto, con studiata parsimonia, si arrischiano ad annusare / zampettare il cucciolo umano di casa. Quando si dorme però, spesso si dorme tutti insieme (come sopra).
leonida
vanessa
orione
thor
rebecca
| inviato da orione il 25/3/2009 alle 12:56 | |
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5 marzo 2009
IL MIO PRIMO ECOPANNOLINO

Ieri Vanessa ed io abbiamo imparato a usare i Prefold, i pannolini lavabili grazie ai quali abbiamo rottamato i Pampers.
Sull'argomento aleggiava un certo qual terrorismo, alimentato da
leggende metropolitane e allarmi di amici autorevoli (pure il
parafarmacista Flynt è intervenuto), sull'ingestibilità dei pannolini
non usa e getta in particolare nei primi mesi.
Mica vero.
I Prefold sono comodissimi, anzitutto per Leonida, e piuttosto semplici
da usare. Intanto il pargolo non si graffia più le gambe con gli
arpioni anticacca dei Pampers, poi il tessuto è molto più morbido e -
una volta imparata la piega giusta - l'installazione è molto rapida.
Certo, noi li abbiamo comprati online e nel pacco non c'erano neanche
le istruzioni, ma basta farsi un giro su YouTube per trovare un gran
numero di videocorsi per bambini di ogni età e taglia. Come al solito
se ci si sbatte un po' la strada giusta alla fine si trova.
Adesso Leonida dorme qua di fianco a me, sul lettone. Stiamo ascoltando
i Kjarkas - un gruppo di musica popolare boliviana - mentre io lavoro
al mio mac. Ogni tanto tuona e il suo babbo sa che dovrà cambiarlo un
po' più spesso - una / due volte in più al giorno - rispetto a quando
portava i pannolini usa e getta.
Chissenefrega: se cambiare proprio figlio deve essere una rottura da
sbrigare il prima possibile - costi quel che costi - forse il mestiere
di babbo non è quello giusto.
Nella foto il babbo Orione e il bimbo Leonida, insieme nel lettone.
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4 marzo 2009
LA MIA TRIBÙ
 Vanessa sta dormendo di fianco a me, abbracciata a Leonida che scorreggia come un cannoniere. Rebecca mi unisce a loro - sdraiata di schiena, appoggiata al mio piede e alla schiena di Leo - e ronfa della grossa pure lei. Thor, l'incompreso in primo piano, naturalmente è in giro a far dei danni.
leonida
rebecca
vanessa
thor
orione
| inviato da orione il 4/3/2009 alle 23:6 | |
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31 ottobre 2008
HAPPY HALLOWEEN
 Da Vanessa, Thor, Rebecca, 4 millimetri. E da me (anche se non sono stato disegnato).
rebecca
vanessa
thor
halloween
orione
4mm
| inviato da orione il 31/10/2008 alle 20:6 | |
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6 ottobre 2008
REGRESSIONE DELLA SPECIE
Anche ieri sera ho guardato la tivù. Ultimamente ho ripreso ad accenderla, per friggermi un po' il cervello dopo troppe ore passate sul mac a scrivere / navigare / cazzeggiare - dico io. Come faccio tutte le volte che vince le elezioni l'Avanzo di Balera - secondo Vanessa. Il fatto che mi soffermi sempre sui vari Santoro / Floris / Lerner / Mentana mi fa venire il sospetto che abbia ragione lei.
Ieri pomeriggio, al bar di Corso Farini (qui a Russi) sfogliavo la Stampa, quando ho visto uno speciale sulla decadenza della TV. Ascolti, qualità, investimenti pubblicitari: tutto in picchiata verticale, inesorabile. L'articolo centrale diceva che finalmente l'adagio popolare "in tivù non c'è mai niente da vedere" ha trovato conferma nei dati di ascolto e nel parere di massmediologi e esperti vari (tra cui Enzo Bettiza - mitico - che diceva che l'unica cosa che riesce a guardare sono gli spot).
Forse per questo la sera ho acceso il vecchio Grundig (ereditato dalla nonna Venusta), con l'intenzione di vedere il programma di Fazio su Raitre - l'unica cosa guardabile per la guida tv - a cui danno con insistenza dell'intelligente. Boh. Vedere Tronchetti Provera paladino dei consumatori contro gli speculatori - interrotto da scrosci di applausi - è stato già di per sé allucinante, la Littizzetto però forse è riuscita a fare peggio.
Dopo aver sruffianato senza vergogna il capo di Telecom, l'ex cabarettista ora testimonial di Tre - i peggiori cialtroni telefonici in circolazione a parere di chi le ha provate tutte (io) - si è lanciata in uno sproloquio contro "quei pirla che ogni estate invece di andare a Punta Ala si ostinano a scegliere posti rischiosi e quando vengono salvati non chiedono neanche scusa". E quale sarebbe un paese non a rischio? L'Italia magari?
"Se due turisti vengono a Roma in bicicletta e si vanno ad accampare in
un posto abbandonato da Dio e dagli uomini dopo aver chiesto consiglio
su dove mettere la tenda a un branco di pastori immigrati, ebbene è
difficile garantire loro la sicurezza: la loro è stata una grave
imprudenza" Per questa intervista il povero Alemanno neanche due mesi fa è stato crocifisso. Certo, lui è il sindaco di Roma "law and order" e lei la modella gracchiante della Tre, ciò non toglie che la gente - gli spettatori - è sempre la stessa. Che s'indigna contro il sindaco-balilla e sghignazza con la Littizzetto.
Fortuna che - se ha ragione la Stampa - tra un po' finiscono le trasmissioni, del tutto. Lo spot per tecnodementi di Tre / Littizzetto è stato preso in prestito qui.
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5 giugno 2008
ANCHE GLI AYURVEDICI PIANGONO
 Un mese fa ho letto questo sulla Pravda. Temo che il medico ayurvedico protagonista della disavventura giudiziaria dell'articolo sia lo stesso G.S. che qualche mese fa, dopo il nostro primo consulto, è sparito. Erano i primi giorni da incubo (tra crisi d'asma e di ansia) della terapia, con la moglie (titolare dell'erboristeria ayurvedica che ha il monopolio delle medicine che prescrive il marito) che diceva di non portarmi all'ospedale e di continuare a chiamarlo.
Dopo che il marito quando è ricomparso ha detto il contrario (dovevi portarlo in ospedale), dopo che per tutto il week-end non ha risposto al telefono (avevo altro da fare) e dopo che ha scoperto che erano marito e moglie, ma si davano del lei in pubblico, Vanessa l'ha mandato a spendere.
Se è lui ora è sotto processo per omicidio colposo. Un bambino di sei anni ha interrotto la terapia tradizionale contro la fibrosi cistica, l'ha sostituita del tutto con le (a me ben note) pasticche (integratori, sali minerali, erbe) e c'è rimasto secco.
Io ho cambiato medico ayurvedico (il dottor Lisciani è un siciliano scapigliatissimo, bravo e disponibile) e ne ho preso uno tradizionale (dott. Avati, per par condicio) ma di polso, che mi ha bastonato di cortisone, antibiotici, antistaminici. Adesso però non scrivo che sto meglio: l'ultima volta ha portato una discreta sfiga.
L'immagine l'ho presa qui. Che cazzo è 'sta ayurveda? Qui.
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11 marzo 2008
FROM RUSSI WITH LOVE

Oggi sono rimasto a casa a lavorare. Dovevo scrivere trecento strategie di comunicazione diverse, tutte oggi, tutte per clienti miei/nostri: sto tirando di lungo da quasi dieci ore. Al piano di sotto, nel nostro nuovo studio, Vanessa disegna e fa la grafica di svariati lavori (alcuni li stiamo facendo insieme), intanto trangugia enormi cappuccini.
Thor e Rebecca (i gatti che vivono con noi) sono al settimo cielo, tutti questi metri quadrati da annusare, correre e pisciare non li avevano mai avuti tra le zampe. Ieri sera quando sono arrivato da Bologna, verso le 9mezza, il furbastro era riuscito a rimanere fuori casa, non si sa come. Sentivo un miagolìo straziante e speravo fosse un altro micio che corteggiava Rebecca. Macché era Thor il tonto che, oltre a non trombare, fa l'esploratore poi si caga sotto: quando l'abbiamo fatto entrare si è precipitato sul letto, esausto, e non si è più mosso.
Vanessa ed io viviamo ancora tra i cartoni (che sono molto diminuiti però) e ci vestiamo come capita (almeno io). Oggi lei ha trovato le mie vecchie All Star rosse, che mi sono messo per andare in giro per il centro a scoprire che i macellai (tutti) sono chiusi il martedì-mercoledì-giovedì pomeriggio. NIente castrato stasera, vacca boia. Ho già individuato il matto del paese e alcune cartoline non indifferenti, tra cui il pizzaiolo mesto (ma bravo) di Imola dietro casa, che abbiamo già ufficialmente adottato.
Ci stiamo ambientando, nella nostra Twin Peaks di Romagna si sta bene e c'è sempre un gran bel cielo. Domani però riparto alla volta di Bologna (prima), di Frosinone e Roma (giovedì-venerdì). Le Lance Libere (nell'immagine il logo) sono in gran sfrombolo, non c'è che dire.
rebecca
russi
vanessa
thor
orione
lance libere
| inviato da orione il 11/3/2008 alle 19:43 | |
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23 ottobre 2007
TENGO FAMIGLIA AYURVEDICA
Quando lo sciamano di via Boldrini alla fine ha richiamato, lunedì mattina, ha avuto la sfiga di imbattersi in Vanessa. "Sono passate le 48 ore e non è più un suo problema. Può tranquillamente cancellare l'appuntamento del 2 novembre... ognuno va per la sua strada. Lei con i suoi clienti, noi con la nostra dieta ayurvedica che non abbiamo nessuna intenzione di smettere...". Sabato aveva tentato di chiamarlo più volte, io stavo male, ma lui "aveva altri impegni".
Sabato pomeriggio, dal fornaio di via Riva Reno che tiene prodotti compatibili (a base di farro, farina d'avena, ecc.), Vanessa si era imbattuta nella commessa dell'erboristeria ayurvedica di via Galliera (300 bigliettoni di spesa e pasticche), dove la titolare ci aveva consigliato il medico di via Boldrini. Alla fine la bottegaia l'ha salutata con familiarità "Ciao, salutami papà... come va lo studio? E la mamma... come va l'erboristeria?
Tra loro si chiamano dottore e dottoressa e fanno finta di niente (la figlia poi è una dissimulatrice straordinaria), con impersonale professionalità. Forse sospettano che "vai da mio marito, che con 110 bigliettoni ogni tre settimane fa meraviglie" suoni peggio di "le consiglio il dottor Sartori, questo è il suo biglietto".
DIsgraziatamente Bologna è piccola e i 500 bigliettoni spesi allo studio di papà e in bottega da mamma si pensava fossero sufficienti per una telefonata. Specie quando si lascia in segreteria "dottore, Orione ha gravi problemi respiratori e abbiamo già rischiato due volte di andare al pronto soccorso, la prego di richiamarmi appena possibile".
vanessa
orione
ayurveda
famiglia
| inviato da orione il 23/10/2007 alle 23:17 | |
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20 ottobre 2007
V-YEAR / 2
Mancano 71 giorni alla fine del 2007, era ora. Non che gli auspici per il 2008 siano entusiasmanti, almeno per adesso, ma peggio di così non può andare.
Questo sabato sera è l'esempio perfetto. Dopo il secondo giorno di dieta ayurvedica (niente alcol, pasta, pomodoro, pizza, pesce, poca carne, un sacco di pasticche misteriose) contro l'asma, inspiegabilmente riconparsa dopo 25 anni a seguito della puntura di un'ape a cui non sono mai stato allergico, sono letteralmente disperato. Ho avuto fitte in tutto il corpo, l'asma è peggiorata e si porta con sé attacchi d'ansia da mandarmi fuori di testa, in mezzo alla fronte mi sembra di avere uno spiedo che gira lentamente. Tra l'altro il medico, che ci ha già scucito 220 bigliettoni per due visite di un'ora, ha il cellulare spento da stamattina. "All'inizio sarà dura" non significa "Guarda che i primi giorni avrai attacchi d'asma dalla mattina alla notte". Ma tant'è.
Comunque c'è chi sta peggio. Vanessa ha cominciato la dieta con me, ma non ha neanche il tempo di mettere sù l'acqua per le sue tisane, tanto le rompo i coglioni. Se non ci fosse lei sarei già andato a strozzare lo sciamano di Via Boldrini e avrei festeggiato l'evento con 5 Big Mac e 8 birre.
Piesse A scrivere sto bene, qualcosa vorrà pur dire.
orione
ayurveda
vanessa
| inviato da orione il 20/10/2007 alle 20:55 | |
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