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 VOTO Per il partito del diavolo. Quello dei mercanti, delle mignotte, dei preventivi.
Che ha inventato il marketing e gli hippie. Principio vitale e creatore, maschio, della contemporaneità. Ora, però, sta perdendo dei colpi. Martiri e beghini non fanno altro che strillare di valori e verità. Tutte balle per il vecchio tiranno, avvezzo alla ruvida legge del business e a quella melliflua del piacere. Parole incomprensibili, sparate in tutto il mondo dalla comunicazione.
Il re si era illuso. Per anni aveva dimenticato: non era solo al suo arrivo. La comunicazione era sempre stata lì. Creatrice, femmina, dell’umanità. Il vecchio aveva creduto di dominarla e in effetti per lungo tempo era andata così. Non aveva più memoria di essere anch'egli una sua creazione. Una funzione. Lei poi se ne stava in un angolo. Zitta e buona, casa e bottega.
Non aveva fatto una piega neanche quando le aveva portato a casa la tecnologia. L'arrivo della nuova amichetta sembrava non turbarla. Anzi: assecondava di buona lena ogni morbosità del veccho pervertito. Poi ci ha preso gusto e ha cominciato a giocare per sé. La nuova non le dispiaceva affatto, era una complice ideale. Efficiente, assecondava ogni voglia con pruriginosa meticolosità. E aumentava sempre la posta.
Dominata e dominatrice, allora, si sono messe a giocare insieme. Proprio sotto gli occhi del re, che non vedeva e si compiaceva: la partita era sempre più eccitante. Ma gli sguardi tradivano e il vecchio era costretto a rincorrere. Sempre più spesso non capiva e passava in rassegna prima l'una poi l’altra, a ripetizione, per afferrare qualcosa. La bocca spalancata.
Loro lo tranquillizzavano, gli facevano le coccole e lo mettevano a dormire. Era stato un re glorioso e non si meritava uno scherno manifesto. Dentro di loro, però, sapevano già come sarebbe finita.
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5 dicembre 2008
LA PENISOLA DEI FAMOSI
 "In un paese con una tv da quindicesimo mondo come l'Italia è normale
quindi che Michele Santoro faccia una puntata dal titolo "L'Isola di
Obama", in cui si discute in modo semiserio se la vittoria di Luxuria
significa qualcosa di politico, se dice qualcosa di sinistra."
Questo è l'occhiello del mio Bianconiglio settimanale su Aprile. Ieri sera ho acceso la tv (pessima idea) e mi sono imbattito nel programma di Santoro su Luxuria, sinistra e realtà (bel salto eh?!). Sansonetti continuava a strillare "Vladi!!!" - come un eterosessuale isterico e un po' coglione che scimiotta Ugo Tognazzi nel "Vizietto" - allora mi sono incazzato come una bestia, ho pensato a Pozzetto nella "Patata Bollente" e ho scritto il pezzo per Aprile da capo.
L'unica persona normale mi è sembrata Fabrizio Rondolino, che parlava di canne e di sceneggiatori fricchettoni che sono capaci di cambiare il costume e lo stile di vita più della Ventura e della sua nuova amichetta politicamente impeccabile.
L'immagine l'ho presa in prestito qui. Tutto l'articolo è qui.
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26 novembre 2008
L'ALTRA FACCIA DELLA PLEBAGLIA / 2

"Gli italiani sono meglio dei politici"
Così ha sentenziato Vladimir Luxuria
dopo aver vinto L'Isola dei famosi. Il fatto che italiani e spettatori
del reality di SImona Ventura siano un sinonimo, chiarisce l'amletica
serie di domande poste a suo tempo dall'intellighenzia
progressista sull'inspiegabile batosta dei sinistri arcobaleni e sul
travaso di voti operai (molti iscritti direttamente alla Fiom) alla
Lega di Bossi.
Se non fosse che mezzo milione di precari rischia
di finire a casa entro Natale, varrebbe la pena perdere qualche riga
per sbruffoneggiare un po' sullo squallore di Liberazione che fa un
tifo da stadio - dopo aver svillaneggiato la Luxuria rea di guadagnare
come un operaio in 300 anni di lavoro - e paragona la sua vittoria a
quella di Obama (giuro, è vero).
Se non fosse che mi sono già rotto le palle prima ancora di cominciare
mi metterei a linkare articoli, dichiarazioni di quando Luxuria ha
accettato di partecipare, tra lo sgomento dei suoi compagni. Invece
mi limito a citare me stesso che il 27 luglio - all'indomani della
quasi contemporanea sconfitta di Vendola nel congresso di Rifondazione
e dell'annuncio di Vladimir sull'Isola, scrivevo qui sul blog:
"più prosaicamente, è la merda che si rivolta al badile. Infatti mentre i compagni sono chiusi in assise permanente ad elaborare il lutto, regolare i conti in sospeso e scervellarsi sul perché gli operai iscritti alla Fiom al nord votano per la Lega
(come ha fatto notare cupo il Berty), il Diavolo ha già deciso chi li
rappresenterà quest'autunno, e come: Vladimir Luxuria all'Isola dei
Famosi"
Infatti Gad Lerner sul suo blog ora può scrivere questo. E Annalena Benini sul Foglio questo. E - cosa più paradossale - hanno ragione tutti e due.
Nell'immagine
"La Penisola dei Famosi", il mio pensiero creativo a riguardo (in tempi
di vacche relativamente grasse), la campagna della Sinistra Giovanile
con cui ho vinto il Premio Agorà nazionale per la comunicazione sociale
nel 2006.
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