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 VOTO Per il partito del diavolo. Quello dei mercanti, delle mignotte, dei preventivi.
Che ha inventato il marketing e gli hippie. Principio vitale e creatore, maschio, della contemporaneità. Ora, però, sta perdendo dei colpi. Martiri e beghini non fanno altro che strillare di valori e verità. Tutte balle per il vecchio tiranno, avvezzo alla ruvida legge del business e a quella melliflua del piacere. Parole incomprensibili, sparate in tutto il mondo dalla comunicazione.
Il re si era illuso. Per anni aveva dimenticato: non era solo al suo arrivo. La comunicazione era sempre stata lì. Creatrice, femmina, dell’umanità. Il vecchio aveva creduto di dominarla e in effetti per lungo tempo era andata così. Non aveva più memoria di essere anch'egli una sua creazione. Una funzione. Lei poi se ne stava in un angolo. Zitta e buona, casa e bottega.
Non aveva fatto una piega neanche quando le aveva portato a casa la tecnologia. L'arrivo della nuova amichetta sembrava non turbarla. Anzi: assecondava di buona lena ogni morbosità del veccho pervertito. Poi ci ha preso gusto e ha cominciato a giocare per sé. La nuova non le dispiaceva affatto, era una complice ideale. Efficiente, assecondava ogni voglia con pruriginosa meticolosità. E aumentava sempre la posta.
Dominata e dominatrice, allora, si sono messe a giocare insieme. Proprio sotto gli occhi del re, che non vedeva e si compiaceva: la partita era sempre più eccitante. Ma gli sguardi tradivano e il vecchio era costretto a rincorrere. Sempre più spesso non capiva e passava in rassegna prima l'una poi l’altra, a ripetizione, per afferrare qualcosa. La bocca spalancata.
Loro lo tranquillizzavano, gli facevano le coccole e lo mettevano a dormire. Era stato un re glorioso e non si meritava uno scherno manifesto. Dentro di loro, però, sapevano già come sarebbe finita.
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4 aprile 2009
NAT@ IL 4 APRILE
 Dopo
il solito balletto delle cifre (2milioni 700mila manifestanti secondo
la Cgil, 200mila per la Questura), la grande manifestazione del
Sindacato ("tra le più grandi di sempre" secondo Epifani) è già scesa al terzo posto anche sulla Pravda. Il Corriere
l'aveva declassata intorno all'una e mezzo, dopo gli scontri di
Strasburgo e l'ennesima performance europea dell'Avanzo di Balera, e la
Stampa mentre scrivo la riporta come quarta notizia.
Forse
varrebbe la pena di riflettere sull'efficacia degli strumenti di lotta
del Novecento (scioperi, manifestazioni, cortei, ecc.), senza dare
subito la colpa al regime di libertà vigilata (peraltro indubitabile)
in cui versano i nostri "media". O almeno fare qualcosa per evitare che
un gran numero di manifestazioni, di impatto simile e ravvicinate fra
loro, creino l'effetto ridondanza che annacqua il messaggio e lo rende
"disinteressante".
Per il 4 aprile le Lance Libere hanno curato messaggio, strumenti e azioni di comunicazione per la Rete degli Studenti e per l'Unione degli Universitari,
le associazioni studentesche scese in piazza con lavoratori e
pensionati, cercando di esportare i contenuti degli studenti dal Circo
Massimo al circo mediatico, usando soprattutto Internet ma anche
l'advertising tradizionale e gli strumenti classici della guerilla
(adesivi, stencil).
Questo è l'adesivo realizzato per l'Unione degli Universitari:
 Quello sopra è il manifesto della Rete degli Studenti, in affissione formato 100x140 - tra l'altro - in 5000 postazioni a Roma.
Sono
stati creati anche dei quiz su Facebook, strumenti di marketing virale
per diffondere messaggio e contenuti, che hanno affiancato i numerosi
gruppi tematici creati dalle associazioni. Quello della Rete è qui. Quello dell'Udu è qui.
Studenti.it
(portale market-leader sul target giovane) ha pubblicato (scaricabile)
i kit anti-crisi con le proposte delle associazioni contro i tagli del
governo a scuola, università e formazione. Quello della Rete è qui. Quello dell'Udu è qui.
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