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 VOTO Per il partito del diavolo. Quello dei mercanti, delle mignotte, dei preventivi.
Che ha inventato il marketing e gli hippie. Principio vitale e creatore, maschio, della contemporaneità. Ora, però, sta perdendo dei colpi. Martiri e beghini non fanno altro che strillare di valori e verità. Tutte balle per il vecchio tiranno, avvezzo alla ruvida legge del business e a quella melliflua del piacere. Parole incomprensibili, sparate in tutto il mondo dalla comunicazione.
Il re si era illuso. Per anni aveva dimenticato: non era solo al suo arrivo. La comunicazione era sempre stata lì. Creatrice, femmina, dell’umanità. Il vecchio aveva creduto di dominarla e in effetti per lungo tempo era andata così. Non aveva più memoria di essere anch'egli una sua creazione. Una funzione. Lei poi se ne stava in un angolo. Zitta e buona, casa e bottega.
Non aveva fatto una piega neanche quando le aveva portato a casa la tecnologia. L'arrivo della nuova amichetta sembrava non turbarla. Anzi: assecondava di buona lena ogni morbosità del veccho pervertito. Poi ci ha preso gusto e ha cominciato a giocare per sé. La nuova non le dispiaceva affatto, era una complice ideale. Efficiente, assecondava ogni voglia con pruriginosa meticolosità. E aumentava sempre la posta.
Dominata e dominatrice, allora, si sono messe a giocare insieme. Proprio sotto gli occhi del re, che non vedeva e si compiaceva: la partita era sempre più eccitante. Ma gli sguardi tradivano e il vecchio era costretto a rincorrere. Sempre più spesso non capiva e passava in rassegna prima l'una poi l’altra, a ripetizione, per afferrare qualcosa. La bocca spalancata.
Loro lo tranquillizzavano, gli facevano le coccole e lo mettevano a dormire. Era stato un re glorioso e non si meritava uno scherno manifesto. Dentro di loro, però, sapevano già come sarebbe finita.
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6 ottobre 2009
LIBERTÀ DALLA STAMPA
 "L'Evening Standard, storico giornale di Londra (è nato nel
1827), sarà distribuito gratuitamente dal 12 ottobre. Il quotidiano
inglese è stato rilevato lo scorso anno dal magnate russo Alexander
Lebedev. Ex spia del Kgb, Lebedev ha intenzione di distribuire
gratuitamente anche gli altri giornali di cui è editore, The Times e
The Sun."
Dopo "La Stampa in bolletta" (13600 giornalisti
licenziati negli Stati Uniti da inizio 2009) il Foglio riprende il suo
ciclo di inchieste sulla crisi del settore, dopo aver detto peste e
corna della manifestazione della FNSI del 3 ottobre. Nell'Italia
dell'Avanzo di Balera non c'è spazio per il dissenso, come in ogni
colpo di stato che rispetti infatti "l'unica parola d'ordine è che deve
riuscire, costi quel che costi, e nessuno dovrà mai essere perseguibile
in alcuna sede". Ogni voce critica deve essere intimidita, ogni
obiettore di coscienza mobbizzato in una maniera o nell'altra. Il tempo
stringe, il vecchio palpaculi ha compiuto i 73 e per completare il
Piano di rinascita nazionale della P2 di Gelli non gli rimane molto.
L'articolo, il Bianconiglio pubblicato oggi su Aprile, è qui. L'immagine l'ho presa in prestito qui.
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9 gennaio 2009
LA GUERRA DEI MEDIA

"Orsi polari? Ora come faranno poverini, troppo ghiaccio. Fino a
2 giorni fa erano prigionieri di qualche iceberg in fusione che andava
alla deriva...." Meno visibile di quella condotta con razzi,
bombardieri e tank ma quasi altrettanto destabilizzante, ogni giorno in
tutto il mondo si combatte la guerra dell'informazione. Non sempre
va in onda a dire il vero, perché tra le armi di questo scontro globale
ci sono anche il silenzio, l'autocensura e la narcosi collettiva.
L'ultimo Bianconiglio, tutto intero, pubblicato su Aprile è qui. L'immagine l'ho presa in prestito qui.
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