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 VOTO Per il partito del diavolo. Quello dei mercanti, delle mignotte, dei preventivi.
Che ha inventato il marketing e gli hippie. Principio vitale e creatore, maschio, della contemporaneità. Ora, però, sta perdendo dei colpi. Martiri e beghini non fanno altro che strillare di valori e verità. Tutte balle per il vecchio tiranno, avvezzo alla ruvida legge del business e a quella melliflua del piacere. Parole incomprensibili, sparate in tutto il mondo dalla comunicazione.
Il re si era illuso. Per anni aveva dimenticato: non era solo al suo arrivo. La comunicazione era sempre stata lì. Creatrice, femmina, dell’umanità. Il vecchio aveva creduto di dominarla e in effetti per lungo tempo era andata così. Non aveva più memoria di essere anch'egli una sua creazione. Una funzione. Lei poi se ne stava in un angolo. Zitta e buona, casa e bottega.
Non aveva fatto una piega neanche quando le aveva portato a casa la tecnologia. L'arrivo della nuova amichetta sembrava non turbarla. Anzi: assecondava di buona lena ogni morbosità del veccho pervertito. Poi ci ha preso gusto e ha cominciato a giocare per sé. La nuova non le dispiaceva affatto, era una complice ideale. Efficiente, assecondava ogni voglia con pruriginosa meticolosità. E aumentava sempre la posta.
Dominata e dominatrice, allora, si sono messe a giocare insieme. Proprio sotto gli occhi del re, che non vedeva e si compiaceva: la partita era sempre più eccitante. Ma gli sguardi tradivano e il vecchio era costretto a rincorrere. Sempre più spesso non capiva e passava in rassegna prima l'una poi l’altra, a ripetizione, per afferrare qualcosa. La bocca spalancata.
Loro lo tranquillizzavano, gli facevano le coccole e lo mettevano a dormire. Era stato un re glorioso e non si meritava uno scherno manifesto. Dentro di loro, però, sapevano già come sarebbe finita.
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24 gennaio 2009
WHITE HOUSE 2.0

execUTIVE ORDER -- REVIEW AND
DISPOSITION OF INDIVIDUALS DETAINED AT THE GUANTÁNAMO BAY NAVAL BASE
AND CLOSURE OF DETENTION FACILITIES
By the authority vested in me as President by the
Constitution and the laws of the United States of America, in order to
effect the appropriate disposition of individuals currently detained by
the Department of Defense at the Guantánamo Bay Naval Base (Guantánamo)
and promptly to close detention facilities at Guantánamo, consistent
with the national security and foreign policy interests of the
United States and the interests of justice Leggi tutto.
Medioevo tecnologico Pare che all'arrivo alla Casa Bianca, nello staff di Obama sia stato il panico. Rottami
con Windows vecchi di un lustro - un flash per la mac-tribù del
tecnopresidente tossico di blackberry - pochi portatili, sito della
Casa Bianca (subito ristrutturato) in palla e telefoni in tilt. Adesso
il sito è ancora un po' lento, ma funziona ed è di una
semplicità/funzionalità disarmanti (specie se paragonato ai misteriosi
baracconi succhiasoldi che mettono in Rete dalle nostre parti).
Quello
sopra è l'ordine esecutivo con cui Obama chiude Guantanamo tratto dal
nuovo blog della Casa Bianca, a tre click dalla home page del sito
istituzionale: www.whitehouse.gov.
Quello sotto, invece, è lo slide show - stile Flickr
- coi 43 presidenti prima. I nomi sono scritti belli grandi e c'è il
tempo per decidere se leggere ogni biografia o guardare solo le figure. Eccolo qui.
L'immagine, Obama cheguevarizzato da Obey Giant, l'ho presa in prestito qui.
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11 dicembre 2008
PRATELLI D'ITALIA
 A Russi/Twin Peaks piove sempre. Sono tornato qui da Osgard, Rebecca, Thor e Vanessa (schienata come me) da poche ore, dopo una tre giorni a Gotham/Bologna.
Il Pratello è sempre più scuro. Lunedì
sera sono andato all'URP (il localino perbene che ha preso il posto del
Black B. - il circolo di disadattati di cui ero socio - colpito dall'ordinanza di Cofferati) e sulla porta ho
incontrato Zanon, gli occhi più spiritati del solito, che
quando gli ho chiesto "come va?" mi ha risposto solo "sono molto
preoccupato per il Pratello", prima di sparire definitivamente dalla mia vista. Osvaldo sembra che abbia chiuso i battenti del tutto - qualcuno mi ha detto che ha restituito le licenze al Comune - Abdel, il gestore del bar di fianco al Mammuth (l'URP) ha iniziato lo sciopero della fame. Mario Gatti lavora all'Atc.
Per la strada poca gente "normale" e pratellari radi e incazzosi. La sentenza di Lucio "hanno già mollato" non sembra temere smentite e la mestizia prevale su ogni faccia, grinza di freddo.
A parte il Mago, che non metteva piede a Bologna da
otto anni e non è neanche rimasto abbastanza per il pellegrinaggio che si era ripromesso. Prima di celebrare la sua ultima
cena a suon di tagliatelle della nonna di Poggio (insieme a me, Poggio, Savic, la Simo e Cuma) all'URP ha ritrovato il neopapà Benna e Zollo, reduce dalla creazione della sua prima chiesa su facciadilibro.
Davanti al bancone - sotto il manifesto della mostra sulla nobiltà involontaria del Balcon - anche il neoparafarmacista di Sogliano Cavour (ex capo dei buttafuori dei Ds) Flynt
era allegro, complici forse le tre bionde piccole ingurgitate a grande
velocità e ha raccontato che al bar del paesello le prende di santa
ragione a tressette. Lui era sù per la laurea di Antonella, ieri.
Dietro al bancone la Vale smadonnava scuotendo la testa, ma dava da bere a tutti.
Tutto sommato lunedì sera sembrava ancora di essere a Bologna, al Mammuth. E la gente per un paio d'ore sembrava essersi dimenticata tutta la sua incazzatura. Bologna continua, nonostante tutto.
La foto del Pratello crepuscolare viene dal mio album su Bologna, su Flickr.
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16 settembre 2008
TANZANIA
 La Tanzania è uno di quei posti che ha bisogno di tutto. Frosinone per la Tanzania è una onlus che prova a fare la sua parte, concentrando le proprie energie su progetti di promozione della salute e dell'istruzione. Mauro e Eleonora sono partiti con loro, impiegando le loro ferie d'agosto a lavorare per alcuni fra i più ultimi della Terra, quelli che ormai fanno notizia solo durante i vertici della Fao o in occasione di colpi di stato e genocidi.
Sul sito dell'associazione c'è un blog che racconta com'è andata, mentre Mauro ha pubblicato delle splendide foto - scattate con la reflex anni '70 di cui va molto fiero - sul suo account di Flick.
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3 febbraio 2008
UN BOLOGNESE A RUSSI
 Entro la fine del mese Vanessa ed io ci trasferiamo a Russi, tra Ravenna e Lugo. Due domeniche fa ci siamo andati per mostrare la casa ai miei. Era una giornata grigissima ma i (quattro) bar del paese erano tutti
aperti, pieni di gente. In piazza i vecchietti a capannelli dibattevano
di sport e politica, davanti alle bacheche (tra gli altri) del PSI (con un'immagine di Pertini) e del PRI (nella foto). Bei tempi. Mentre fotografavo la Torre dell'Orologio un vecchietto si è avvicinato e mi ha sorriso stai facendo lo foto? ti piace?
Naturalmente adesso che levo le tende Bologna mi sembra bellissima. Tutte le volte che mi ricordo
prendo la macchina fotografica e parto a fare il giapponese,
vagabondando per i vicoli del centro storico. Mi accanisco soprattutto sui dettagli. La volta in legno del
portico di via Nazario Sauro, un tag che accoltella un palazzo del
'500, un cestino stracolmo in via dei Falegnami e poi porte, archi,
bassorilievi mimitizzati, la finestra sul fiume Aposa. In via Piella.
Bologna è un mistero anche per i bolognesi. Dietro
ogni portone di ogni palazzo del centro storico si celano giardini,
quadriportici, fontane inimmaginabili fuori, tra le cacche dei cani e
il lezzo insopportabile di suv e scooter. Autunno/inverno, questa, è la sua
stagione. La nebbiolina umida e grigiastra interagisce con le luci
giallognole di lampioni e faretti e creano l'atmosfera tipica,
l'immagine mentale che conservo da sempre della mia città.
Io è un po' che sono incazzato con Bologna. Alla
domenica è tutto chiuso, da casa mia il posto più vicino per buttare la
plastica è la stazione e i bolognesi stanno diventando dei musoni come
i milanesi. Tutti che si lamentano del Sindaco o del governo ma sono troppo puttane per non limitarsi a continuare a sorridere melliflui ai
clienti/affittuari, troppo avidi per riuscire a smettere di insinuare ...altro...? Ma troppo pigri per tirar sù la serranda quando in giro ci sono i turisti o per inventarsi qualsiasi qualcosa.
L'Alba, mia nonna, l'altro giorno si è messa a leggere il blog e quando ha visto l'ultimo post su Bologna s'è incazzata anche se su alcune cose puoi aver ragione non devi usare quel tono lì, non gli fai del bene alla tua città. Forse ha ragione.
Così ho messo su Flickr una galleria su Bologna, per mettere in mostra quanto è bella: qui.
bologna
flickr
psi
russi
pri
alba
ravenna
lugo
| inviato da orione il 3/2/2008 alle 0:36 | |
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1 ottobre 2007
SABATO SERA SU SECOND LIFE
 Vanessa, Manuel e io abbiamo presentato "Guaranì 3.0 - Volti, luoghi e tecniche di trasmissione della conoscenza nella Bolivia indigena" Nella foto in alto, gli avatar ospiti della mostra stanno raggiungendo l'aula didattica.
Questo il racconto di Trilly, l'inviata avatar di VisionPost.
 Nella foto sotto, sulla sinistra, l'unico avatar di Second Life con i (virtuali) peli di tre centimetri sulle gambe bianco avorio. Quello con cui deambulavamo noi, pestando piedi e cascando giù dalla malefica pedana sopraelevata su cui si articolava l'esposizione (sopra).
 La mostra sta sù un mese. Qui: http://slurl.com/secondlife/idearium/175/190/25/
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30 agosto 2007
SCIOPERO VIRTUALE
 "questa azione accenderà i riflettori sul progetto di creazione di un sindacato mondiale Ibm che coinvolge i sindacati di oltre 16 paesi, compresa la nuova frontiera dell'informatica, l'India"
Second Life sarà pure in crisi (l'ha detto la Pravda) però continua ad essere un laboratorio relazionale grande come il mondo che fa ancora mainstream (da SL ai "media" tradizionali, poi sul web e ritorno), soprattutto per ogni "prima volta".
Il primo sciopero virtuale, ad esempio, è indetto dai lavoratori in carne ed ossa dell'Ibm, che protestano per la "cancellazione dell premio di risultato con una perdita per ogni lavoratore di circa 1000 euro l'anno", e verrà messo in pratica dai loro avatar sul Metaverso, a settembre.
Quindi la classe operaia va in Paradiso (in versione beta)? Si sono messi in testa di globalizzare la lotta di classe? Con SL potrebbero farcela, sempre che qualche arguto blogger non alzi il sopracciglio per eccepire.
In difesa di Second Life. http://www.visionpost.it/index.asp?C=1&I=2340
L'immagine l'ho presa qui.
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