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 VOTO Per il partito del diavolo. Quello dei mercanti, delle mignotte, dei preventivi.
Che ha inventato il marketing e gli hippie. Principio vitale e creatore, maschio, della contemporaneità. Ora, però, sta perdendo dei colpi. Martiri e beghini non fanno altro che strillare di valori e verità. Tutte balle per il vecchio tiranno, avvezzo alla ruvida legge del business e a quella melliflua del piacere. Parole incomprensibili, sparate in tutto il mondo dalla comunicazione.
Il re si era illuso. Per anni aveva dimenticato: non era solo al suo arrivo. La comunicazione era sempre stata lì. Creatrice, femmina, dell’umanità. Il vecchio aveva creduto di dominarla e in effetti per lungo tempo era andata così. Non aveva più memoria di essere anch'egli una sua creazione. Una funzione. Lei poi se ne stava in un angolo. Zitta e buona, casa e bottega.
Non aveva fatto una piega neanche quando le aveva portato a casa la tecnologia. L'arrivo della nuova amichetta sembrava non turbarla. Anzi: assecondava di buona lena ogni morbosità del veccho pervertito. Poi ci ha preso gusto e ha cominciato a giocare per sé. La nuova non le dispiaceva affatto, era una complice ideale. Efficiente, assecondava ogni voglia con pruriginosa meticolosità. E aumentava sempre la posta.
Dominata e dominatrice, allora, si sono messe a giocare insieme. Proprio sotto gli occhi del re, che non vedeva e si compiaceva: la partita era sempre più eccitante. Ma gli sguardi tradivano e il vecchio era costretto a rincorrere. Sempre più spesso non capiva e passava in rassegna prima l'una poi l’altra, a ripetizione, per afferrare qualcosa. La bocca spalancata.
Loro lo tranquillizzavano, gli facevano le coccole e lo mettevano a dormire. Era stato un re glorioso e non si meritava uno scherno manifesto. Dentro di loro, però, sapevano già come sarebbe finita.
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13 gennaio 2009
OBAMA DAY
 "La Costituzione garantisce la libertà di religione, non la libertà dalla religione."
Così hanno risposto dallo staff di Obama alle organizzazione atee, che avevano sporto denuncia contro la (secondo loro) incostituzionalità del giuramento religioso del Presidente. "So help me God" Dio aiutami è la frase del rituale incriminata, secondo i pignolissimi atei d'oltreoceano.
Sticazzi, sostanzialmente, è stata risposta dei consulenti del quasineopresidente americano, che aveva appena annunciato i tre speaker religiosi delle tappe del proprio insediamento.
Si tratta di una donna - Sharon Watkins presidente della Chiesa dei Discepoli di Cristo, (con i suoi circa
700mila membri una delle più importanti congregazioni protestanti del
Nordamerica) e oppositrice della guerra in Iraq - di un un gay - Gene Robinson, vescovo episcopale del New Hampshire, 62 anni, divorziato, padre di due figlie e due volte nonno, che l'anno
scorso ha celebrato l'unione civile con Mark Andrews, da 19 anni suo
compagno di vita - e di un conservatore - Rick Warren, popolare e controverso pastore della mega-chiesa Saddleback di Orange County tra i promotori della Proposition 8, il referendum che il 4 novembre scorso ha messo
al bando i matrimoni tra omosessuali (che avuto modo di ribattezzare simpaticamente nozze incestuose tra fratello e sorella).
Ogni sogno americano ha il suo dio, mi pare di capire.
Tutto l'articolo del Corriere. La maglietta "So help me God" l'ho trovata qui.
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