29 maggio 2011
L'ULTIMA CORSA DI VARENNE?
“Quale esperto impazzito di marketing politico ha suggerito al
premier di presentarsi in tutti i tg come un propagandista, di diminuire
la sua autorità e credibilità di presidente del Consiglio e di leader
del partito di maggioranza relativa di una grande nazione occidentale
con discorsi da bettola strapaesana? Chi gli ha consigliato di perdere
all’istante i voti dei cattolici diocesani abbracciando a Milano, dove
le intemerate leghiste più sprovvedute non hanno mai attratto
consensi, la crociata della lotta a zingaropoli o il trucchetto del
trasferimento in terra meneghina di alcuni ministeri romani, subito
contraddetto dal sindaco della Capitale? Che cosa può portare il capo di
una classe dirigente che dovrebbe puntare su libertà e responsabilità
ad avallare, dopo la magra figura dell’attacco ad personam a
Pisapia, e senza le dovute scuse, l’idea che la vittoria
dell’avversario nella lotta per il Municipio porterebbe terrorismo e
bandiere rosse a Palazzo Marino?”
Giuliano Ferrara, con la tipica lucida crudeltà degli amanti traditi, denuda in poche righe il disastro politico della campagna elettorale sempre più disperata
(con tanto di finti operai sguinzagliati in diversi quartieri a
prendere le misure per finte moschee e finti rom a distribuire finti
volantini pro-Pisapia) di Berlusconi, la cui – piuttosto probabile –
disfatta rischia di tirarsi dietro tutto il resto. Ostaggio di una Lega
debole, sconfitta nelle urne e sfibrata da faide, rivolte della base e
contraddizioni che neanche il verbo del Bossi sembra in grado di
placare, e ostaggio della propria storica inossidabilità, che gli ha
impedito sinora di scegliere un successore a cui affidare la costruzione
di un partito vero, il premier stavolta appare all’angolo del ring. A
un soffio dall’ultimo gong.
Notapolitica e The Right Nation
da diversi anni utilizzano la gagliarda metafora ippica per
sbertucciare platealmente il divieto di pubblicazione dei sondaggi,
escogitato presumibilmente per tutelare gli elettori da sé stessi (sono
troppo stupidi per non farsi condizionare da rilevazioni statistiche a
ridosso del voto o da – ommioddio! – spot televisivi, questi elettori).
Secondo le ultime corse clandestine recensite, dopo la pubblicazione
quasi quotidiana di tutte le gare preparatorie dei principali ippodromi
in cui si disputano i Grand Prix più attesi, per i purosangue della
scuderia Varenne si profila una vera e propria Caporetto.
“Ultimo giorno di gare, all’Ippodromo di Frizzy, per la preparazione
alla finale del Gran Prix di Milano del 29-30 maggio. Anche stavolta,
confermando un trend emerso nettamente negli ultimi giorni, Fan
Pisapie ha dominato in lungo e in largo staccando di ben undici
lunghezze Morattenne. Risultato vicinissimo al record stagionale fatto
registrare mercoledì della scorsa settimana. Con una larga fetta della
tifoseria di Varenne assente dagli spalti, in evidente stato di
agitazione nei confronti dei coach della scuderia, il cavallo
rosso ha galoppato in scioltezza fin dalle prime curve, arrivando sul
traguardo in 55,5?, mentre la campionessa uscente non è andata oltre un
modestissimo 44,5?. A questo punto, in vista della gara finale,
l’obiettivo principale della Scuderia Varenne sembra essere diventato
quello di limitare il più possibile le perdite, per evitare che la
sconfitta si trasformi in un dramma.”
Se a Milano piange da Napoli potrebbe arrivare il colpo di grazia
per la scuderia Varenne: “Lunedì Galopin du Magistry è arrivato al
traguardo in 52?, con quattro lunghezze su Letterienne (48?). Giovedì le
lunghezze sono diventate sette, con il puledro amato dai giudici di
gara che ha fatto segnare un ottimo 53,5? contro il 46,5? del suo
avversario. Nell’ultima gara in programma, però, quella di venerdì, il
cavallo della Scuderia Varenne ha avuto un sussulto d’orgoglio,
chiudendo il giro di pista in 48,5? contro il 51,5? di Galopin du
Magistry, ad appena tre lunghezze dal battistrada. Barlume di speranza o
canto del cigno?”
L'articolo è stato pubblicato su The FrontPage. "Il favoloso mondo di Pisapie" è stato pubblicato qui.
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